In materia di cure mediche di base, le farmacie potranno avere un ruolo più importante nell’ambito della prevenzione, in quanto strutture di accesso per il monitoraggio, la consulenza e il coordinamento. In questo modo, i farmacisti potranno essere maggiormente coinvolti nell’accompagnamento terapeutico dei malati cronici, degli anziani e delle persone affette da pluripatologie. Allo scopo di esaminare l’utilità e i vantaggi di tali forme coordinate di trattamento, il Consiglio federale segue sul piano scientifico due progetti pilota: il primo ha come obiettivo la presa in carico ottimale dei bambini da parte delle farmacie specializzate nella medicazione dei piccoli. Questa ottimizzazione è resa possibile grazie a una collaborazione interdisciplinare tra farmacisti, pediatri e medici di primo ricorso, organizzati in una rete locale che include inoltre una formazione specifica dei farmacisti. Il secondo progetto mira invece a migliorare l’adesione terapeutica delle persone affette da diabete di tipo 2. Esso si concentra sulla sorveglianza dell’assunzione di medicamenti, su regolari colloqui di motivazione con farmacisti appositamente formati e sull’ottimizzazione del programma di cura in accordo con il medico curante.
L’obiettivo di questi progetti è di capire se la collaborazione interdisciplinare permette di migliorare la qualità delle terapie farmacologiche ambulatoriali nei gruppi di pazienti selezionati, e di identificare le condizioni necessarie all’implementazione riuscita di tali forme di collaborazione. La valutazione dei risultati dovrebbe essere pubblicata nel 2018.